Colui che acquista un prodotto o un servizio per scopi estranei ad una attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale potrà usufruire, in quanto consumatore, delle tutele previste dal D. L.vo 06.09.2005 n. 206, conosciuto come Codice del Consumo.
Tale Legge sancisce all’articolo 52 che il principio che il consumatore può recedere da un contratto concluso a distanza o fuori dei locali commerciali, entro 14 giorni dal giorno della sua conclusione (se ha ad oggetto la prestazione di servizi), o dal giorno in cui acquisisce il possesso del bene (se ha ad oggetto l’acquisto di beni).
Tale regola trova applicazione anche nei contratti stipulati on line, e ogni clausola contraria inserita nel contratto dal professionista, ancorché accettata dal consumatore, non ha valore.
Tale possibilità di recesso è libera, ossia può essere esercitata anche solo per il semplice fatto che il consumatore ha cambiato idea, senza che sia tenuto a fornire alcuna giustificazione o dovere sostenere dei costi (salvo quelli diretti alla restituzione del bene, ossia le spese di consegna).
Peraltro il venditore o prestatore di servizi ha l’obbligo di informare il consumatore di tale facoltà e, se non dovesse farlo, il consumatore avrà dodici mesi di tempo per recedere dal contratto (come stabilisce il successivo art. 53).
Il recesso si esercita mediante l’inoltro al venditore, nel termine di 14 giorni, di una comunicazione con cui il consumatore semplicemente dichiara di recedere dal contratto.
A questo punto il venditore avrà l’obbligo di rimborsare quanto nel frattempo ha incassato, il tutto nel termine di 14 giorni decorrenti dal momento in cui ha ricevuto la comunicazione del recesso (con facoltà però di trattenere il rimborso sino a che il consumatore non gli abbia restituito i beni).
Sul punto infatti è importante sapere che il consumatore deve restituire i beni ricevuti entro 14 giorni decorrenti dal giorno in cui ha inoltrato la comunicazione di recesso.
Non sempre però è possibile recedere dal contratto a distanza, e quindi anche da quello stipulato on line.
L’art. 59 elenca un serie di casi in cui non è riconosciuto il diritto di recesso, ossia quando il contratto ha ad oggetto :